Dott.ssa Silvia Nava - Psicologa e Sessuologa clinica
Ansia, depressione, disturbi dell’umore, disturbi della personalità, disturbi alimentari, adolescenti, coppie, conflitto, relazione, supervisione, genitorialità
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Consulenza Pedagogica
Due sono i doni da lasciare ai nostri figli.
Radici e ali
Come può aiutare una Consulenza Pedagogica a sostegno della genitorialità?
Una delle frasi che spesso i genitori mi portano in studio è: “Ma quanto è difficile essere genitori!”
Freud lo definiva un mestiere impossibile. A volte ci troviamo di fronte a nostro figlio e non riusciamo a gestirlo o a capirlo, oppure siamo preoccupati perché non sappiamo come rispondere alle sue domande o come aiutarlo quando vediamo che è in difficoltà, altre volte invece proviamo una rabbia così grande, perché non riusciamo a farci ascoltare e a comunicare con lui come vorremmo.
In realtà dentro ognuno di noi esistono già le risorse per essere dei genitori sufficientemente buoni, come ci suggerisce di essere Winnicott, ma a volte non sappiamo di averle o non le vediamo più.
I percorsi di Consulenza Pedagogica:
- offrono uno spazio individuale o di coppia offerto ai genitori che desiderano confrontarsi su problemi, dubbi e difficoltà nella relazione educativa con i propri figli, per trovare una soluzione possibile e praticabile.
- si propongono come luogo in cui comprendere la situazione critica in termini di bisogni dei soggetti coinvolti e delle dinamiche relazionali tra i componenti della famiglia; “Cosa sta succedendo tra di noi? Perchè mio figlio si comporta così?, qual è il suo bisogno? E il mio?”
- individuare, valorizzare e restituire le risorse già presenti e definire insieme nuove modalità relazionali; "Quali sono I miei punti di forza? Come posso valorizzarli? Quali miei comportamenti e atteggiamenti posso modificare?"
- riconoscere e affrontare le fatiche del cambiamento. (Ho provato a comportarmi in un modo diverso, ma proprio non riesco; ci provo, ma non cambia niente…)
Bambini e adolescenti esprimono il proprio disagio attraverso modalità differenti, non sempre facili da cogliere. Situazioni ed eventi percepiti come estremamente stressanti, che siano essi una minaccia reale oppure solo percepita, possono generare reazioni emotive e corporee importanti.
Ansia, attacchi di panico, comportamenti aggressivi ed oppositivi, disturbi alimentari, difficoltà relazionali e/o dell'apprendimento, disturbi del sonno e, sempre più spesso, anche una sorta di indifferenza emozionale, rappresentano solo alcuni dei segnali di disagio che spesso emergono durante l'infanzia e l'adolescenza.
È importante cogliere questi segnali di disagio e comprendere il significato che i diversi comportamenti assumono all'interno del processo evolutivo e del contesto familiare, in quanto espressioni non solo di malessere, ma anche del senso di impotenza vissuto nei confronti di un futuro percepito come incerto.