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Consulenza Pedagogica

Due sono i doni da lasciare ai nostri figli.

Radici e ali

​​Come può aiutare una Consulenza Pedagogica a sostegno della genitorialità?

Una delle frasi che spesso i genitori mi portano in studio è: “Ma quanto è difficile essere genitori!”
Freud lo definiva un mestiere impossibile. A volte ci troviamo di fronte a nostro figlio e non riusciamo a gestirlo o a capirlo, oppure siamo preoccupati perché
non sappiamo come rispondere alle sue domande o come aiutarlo quando vediamo che è in difficoltà, altre volte invece proviamo una rabbia così grande, perché non riusciamo a farci ascoltare e a comunicare con lui come vorremmo.
In realtà dentro ognuno di noi esistono già le risorse per essere dei genitori sufficientemente buoni, come ci suggerisce di essere Winnicott, ma a volte non sappiamo di averle o non le vediamo più.


I percorsi di Consulenza Pedagogica:

- offrono uno spazio individuale o di coppia offerto ai genitori che desiderano confrontarsi su problemi, dubbi e difficoltà nella relazione educativa con i propri figli, per trovare una soluzione possibile e praticabile.

- si propongono come luogo in cui comprendere la situazione critica in termini di bisogni dei soggetti coinvolti e delle dinamiche relazionali tra i componenti della famiglia; “Cosa sta succedendo tra di noi? Perchè mio figlio si comporta così?, qual è il suo bisogno? E il mio?”

- individuare, valorizzare e restituire le risorse già presenti e definire insieme nuove modalità relazionali; "Quali sono I miei punti di forza? Come posso valorizzarli? Quali miei comportamenti e atteggiamenti posso modificare?"

- riconoscere e affrontare le fatiche del cambiamento. (Ho provato a comportarmi in un modo diverso, ma proprio non riesco; ci provo, ma non cambia niente…)

Bambini e adolescenti esprimono il proprio disagio attraverso modalità differenti, non sempre facili da cogliere. ​Situazioni ed eventi percepiti come estremamente stressanti, che siano essi una minaccia reale oppure solo percepita, possono generare reazioni emotive e corporee importanti.

Ansia, attacchi di panico, comportamenti aggressivi ed oppositivi, disturbi alimentari, difficoltà  relazionali e/o dell'apprendimento, disturbi del sonno e, sempre più spesso, anche una sorta di indifferenza emozionale, rappresentano solo alcuni dei segnali di disagio che spesso emergono durante l'infanzia e l'adolescenza.

È importante cogliere questi segnali di disagio e comprendere il significato che i diversi comportamenti assumono all'interno del processo evolutivo e del contesto familiare, in quanto espressioni non solo di malessere, ma anche del senso di impotenza vissuto nei confronti di un futuro percepito come incerto.

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