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Come funziona il mio metodo?

Qual è la frequenza e la durata delle sedute?

Le sedute si svolgono con cadenza settimanale. Questa frequenza consente di costruire un ritmo stabile e continuativo, favorendo lo sviluppo di un’abitudine utile alla riflessione e all’ascolto del proprio mondo psichico, consapevole e inconscio. L’incontro settimanale aiuta a mantenere viva l’attenzione su di sé, facilita la capacità di auto-osservazione e contribuisce al consolidamento di una maggiore consapevolezza emotiva e personale.

Ogni incontro ha una durata di 50 minuti. È un tempo pensato per entrare in contatto in modo profondo con i vissuti affettivi e psichici, senza sovraccaricare le risorse emotive disponibili. Si tratta della misura adeguata per poter sostare nei contenuti che emergono, rispettando il ritmo interno di ciascuno e sostenendo una tensione emotiva utile alla trasformazione.

Utilizzo un metodo specifico?

Nel percorso terapeutico chiedo spesso di prestare attenzione ai sogni, trascrivendoli e portandoli in seduta. Il sogno è una via preziosa dell’inconscio: rappresenta un tentativo naturale della psiche di rielaborare e trasformare esperienze emotive complesse. Riflettere insieme sui sogni permette di ascoltare in modo simbolico i processi interiori e offre spunti profondi sullo sviluppo della personalità.

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La terapia è un processo di individuazione. I sintomi non sono nemici da combattere, ma segnali che indicano la necessità di costruire un nuovo modo di stare al mondo. L’obiettivo è creare un atteggiamento consapevole e autentico, capace di sostenere la tensione emotiva senza esserne sopraffatti. La trasformazione avviene attraverso un lavoro costante, dedicato, volto a immaginare forme di vita più adatte e vitali per la persona che siamo oggi.

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Come si costruisce il percorso terapeutico?

Ogni percorso terapeutico è unico. L’intervento viene modellato sulla base dello stato psico-fisico attuale della persona, con un ascolto attento, rispettoso e privo di giudizio. Non esiste un metodo valido per tutti: ciò che guida il lavoro è la relazione che si costruisce, nella sua irripetibile specificità.

Il processo inizia con una serie di colloqui esplorativi, utili a delineare la situazione, comprendere le motivazioni che portano alla richiesta di aiuto e definire insieme gli obiettivi terapeutici. Successivamente, si stabilisce un accordo terapeutico che definisce le modalità della relazione, la frequenza degli incontri e il contesto delle sedute. Nel corso del lavoro, questi obiettivi possono essere rivisti e adattati, in base all’evoluzione della terapia e all’emergere di nuove esigenze.

È possibile valutare la presenza di animali abilitati agli Interventi Assistiti durante le sedute?

Assolutamente si. 

Ad oggi lavoro (secondo la normativa delle Linee Guida Nazionali) con i miei due CO-Terapeuti Alcor, labrador retriver di 11 anni e Safe, bulldog Francese di 8. 

Negli Interventi Terapeutici con gli Animali si amplifica il contatto con il proprio mondo interno, la relazione con gli altri e l’espressione di Sè. Lavorando sulla qualità della relazione, stimolano lo sviluppo di empatia, di identificazione emotiva e sintonizzazione affettiva, aiutando lo sviluppo dell’intelligenza emotiva. 

La loro presenza viene concordata nella costruzione del patto terapeutico e monitorata costantemente.

Assenze e recuperi

Gli incontri saltati non prevedono il pagamento, poiché possono essere dovuti a motivi importanti e legittimi. L’impegno sarà quello di recuperare, quando possibile, l’incontro all’interno della stessa settimana, in modo da non interrompere la continuità del lavoro. Anche le assenze, però, possono diventare un materiale importante da esplorare insieme, per comprendere meglio cosa può ostacolare o attivare il processo terapeutico.

Resta fondamentale il rispetto della frequenza concordata, che rappresenta uno degli elementi chiave per l’efficacia della terapia.

Le spese della terapia sono detraibili dall'IRPEF?

Le spese sostenute per la psicoterapia sono detraibili fiscalmente, in quanto riconosciute come spese sanitarie ai sensi dell’art. 15, comma 1, lett. c) del TUIR. Non è necessaria la prescrizione medica.
Per poter usufruire della detrazione è necessario che i pagamenti siano tracciabili (tramite bonifico, carta di credito, PayPal, assegno, ecc.), come previsto dalla Legge di Bilancio 2020 e dalla Circolare 20/E/2011 dell’Agenzia delle Entrate.

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